Dipartimento Sicurezza e Legalità

Avanti tutti, porte aperte all’immigrazione
Passa la conversione in Legge del Decreto 130/2020 del 21/10/2020

Venerdì 18 dicembre 2020, dopo una seduta molto incandescente al Senato, il Governo ha posto la fiducia al decreto (Lamorgese-Conte) – e con 153 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni, l’Assemblea ha approvato definitivamente la Legge, recante disposizioni urgenti in materia di immigrazione, cancellando quella precedente. L’opposizione in segno di protesta non ha partecipato alla votazione.

In sintesi la nuova legge prevede, “ la procedura accelerata per riconoscimento della protezione internazionale, l’iscrizione anagrafica per il richiedente protezione internazionale, il trattenimento per identificazione di solo 90giorni e non più di 180 giorni, il sistema diffuso di accoglienza dagli enti locali, la riduzione dei tempi per la richiesta di cittadinanza che passa da 48 mesi a 36 mesi. A tutto ciò, si aggiunge l’ampio capitolo dei permessi di soggiorno. Il permesso di soggiorno per protezione speciale, per calamità, per residenza elettiva, per acquisizione della cittadinanza o dello stato di apolide, per attività sportiva, per lavoro di tipo artistico, per motivi religiosi, per assistenza dei minori. In materia penale, si profila l’accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti, l’agevolazione delle comunicazioni dei detenuti sottoposti al 41-bis, aumento di pene per il reato di rissa, estensione del c.d. daspo urbano, la modifica dell’art. 131 bis c.p. e le disposizioni in materia di delitti commessi nei centri di permanenza per i rimpatri.”

Sostanzialmente sono stati modificati diversi articoli di Legge riguardanti sia il Testo Unico sull’immigrazione e sia soprattutto quelli della Legge precedente del 2019. Dunque, molti sono stati i cambiamenti che favorisce un’accoglienza diffusa dell’immigrazione, sopra descritti, ma soprattutto maglie larghissime per quanto concerne i permessi di soggiorno, tantissimi per quanto riguarda i permessi di lavoro e per quello di protezione speciale e umanitario. Ha inoltre esteso il divieto di respingimento, quando risulta il rischio che possa essere sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e ne vieta l’espulsione, anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. In questa ipotesi è impossibile accertare con veridicità le condizioni di rischio dello straniero nel proprio paese con la violazione del rispetto alla vita privata e familiare, perché tutti gli immigrati irregolari potrebbero facilmente produrre una documentazione attestante tale stato di situazione a loro favore, quindi difficilmente si potranno respingere nel loro Stato d’origine, tra l’altro non è specificato chi dovrebbe svolgere tale accertamento e con quali criteri. Non solo sono state ridotte le multe alle ONG, (10/50mila euro) ma, le stesse organizzazioni basta che comunicano che si trovavano nelle condizioni di ricerca e soccorso migranti in mare, non solo non pagano neanche le multe ma viene esclusa anche la confisca della nave. Dulcis in fundo, è stato eliminato anche il tetto massimo della quota dei flussi. A tal proposito, si ricorda che sono stati autorizzati 30.850 ingressi per migranti lavoratori.

Un provvedimento a nostro avviso, assurdo ed inopportuno.

Nel mentre gli italiani sono costretti a numerosi limitazioni con vari Dpcm, il Governo non si cura di emettere provvedimenti limitativi per gli ingressi dei migranti irregolari. Un provvedimento che senza dubbio si rifletterà sul nostro Paese in modo preponderante e sarà la porta aperta d’ingresso per tutti coloro che vorranno venire in Europa, sia per i migranti regolari e sia soprattutto per tutti quelli irregolari che non avranno ostacoli concreti. Dopo questo provvedimento, non sarà più possibile invocare l’aiuto dell’Europa per controllare le frontiere del continente che sostanzialmente permette un’accoglienza diffusa senza vincoli, permettendo l’accesso nel nostro paese a chiunque si trovi in difficoltà non osservando neanche la Direttiva del Trattato di Dublino allorquando si prevede l’espulsione dall’UE dei migranti irregolari che non hanno i requisiti per ottenere la protezione internazionale. Pertanto, Noi riteniamo che necessità una legislazione diversa e proporzionale, una politica seria, responsabile e reale, basata veramente sulle forze economiche e logistiche disponibili, condivisa soprattutto in ambito UE, per affrontare e gestire questo grave fenomeno immigratorio, senza mirare ad obiettivi futuri di consenso politico per uno schieramento di parte, perché se così fosse si creerebbe una frattura enorme di sicurezza economica sociale nella nostra comunità che sarà costretta a sobbarcarsi tale peso imposto dall’alto. Così facendo si continuerà con le baraccopoli, lo sfruttamento degli immigrati e di lucrare sulla pelle di questa povera gente.  Graverà seriamente sulle persone che hanno diritto di asilo e protezione internazionale, ovvero per coloro che effettivamente scappano dalle guerre, dalle violenze, dalle discriminazioni sociali ecc.. Non possiamo accogliere tutti all’infinito, occorre un limite sopportabile alle nostre capacità ricettive ed economiche, in cooperazione con gli altri paesi membri dell’UE. Ad oggi si stimano circa 650 mila stranieri irregolari presenti sul territorio nazionale, per cui tale numero non farà altro che aumentare lo sfruttamento da caporalato per il lavoro nero e, soprattutto molti saranno costretti a delinquere e quindi essere fonte di manovalanza per le organizzazioni criminali. Siamo sicuri che l’apertura senza rigidi controlli alle frontiere, permetterà ancora di più l’infiltrazione anche dei cosiddetti foreign fighter che rientreranno in Europa dai luoghi dove hanno combattuto per le organizzazioni terroristiche di matrice islamica, non di meno dei sovversivi radicalizzati giunti in Italia con i famosi barconi, come successo per gli autori degli attentanti commessi di recente passato in Germania e Francia.  E’ opportuno ricordare che circa il 31% dei reati commessi in Italia sono originati da cittadini stranieri e circa il 70% di questi risultano irregolari, mentre il 33% dei detenuti sono sempre della stessa origine. E’ confacente citare l’argomento soprattutto per evidenziare quei recenti omicidi efferati ed eclatanti ad opera di clandestini, di Desirée Mariottini, Pamela Mastropietro, nonché il massacro compiuto da Adam Kabobo e tanti altri simili che non hanno bisogno di alcun commento.  Sono molti i fatti di sangue ad opera di immigrati irregolari che non devono e non dovevano restare in Italia e, qualcuno sarà senz’altro colpevole e responsabile di non avere provveduto all’espulsione degli autori dei delitti atroci dal nostro territorio. A fronte dei tanti casi di violenza cruenta tutti fanno finta di niente, nessuno dei poteri istituzionali ha posto misure adeguate per contrastare questo grave fenomeno di illegalità diffusa, quanto meno per dare una risposta giustificatrice ed un risarcimento di Stato alle tante famiglie che hanno perso i propri cari. L’arrivo indiscriminato produrrà più miseria, vero è che i dati dimostrano che non tutte le persone che arrivano nel nostro paese trovano lavoro e una casa dove potere vivere dignitosamente, tra l’altro molte di queste non hanno un mestiere qualificato, per cui sarà ancora più duro trovare eventualmente un lavoro regolare, quindi saranno costrette a lavorare in nero e/o a delinquere. E’ impensabile che lo Stato italiano possa fornire una degna abitazione a tutti gli stranieri, sia per quelli regolari e sia soprattutto per quelli irregolari. Ricordiamo che la Legge nr. 77 del 2019 ha contenuto i numeri in 10.700 immigrati irregolari per l’anno 2019, mentre con il nuovo governo nato a settembre 2019 è cambiato l’atteggiamento sul fenomeno immigrazione, perché ha adottato una politica più morbida e per forza di cosa i numeri si sono triplicati, raggiungendo oltre 32 mila immigrati per il 2020. E’ chiaro che più aumentano gli ingressi irregolari via mare e più si rischiano vite umane, senza escludere gli ingenti loschi affari per i trafficanti scafisti che non rinunceranno a continuare il forte business delinquenziale.

Il Responsabile Nazionale – Romeo Franco TENUTA

23 dicembre 2020